May 24, 2017 | Luca G.
Gli elementi chimici fondamentali che vengono consumati in modo maggiore nell’acquario di barriera sono tre: calcio, magnesio e alcalinità. L’alcalinità in particolare è l’insieme delle sostanze alcaline quali sono nell’acqua di mare i carbonati e i bicarbonati.
L’importanza di avere un bilanciamento e una stabilità di questi tre elementi è una delle cose fondamentali dell’acquario marino. Inoltre, è uno dei fattori principali per la crescita dei nostri animali.
Una stabilità ferrea di questi elementi nel tempo porterà la vasca a crescere in maniera corretta ed è la base di una buona gestione.
I sistemi per integrare questi tre elementi chiamati “triade” sono principalmente due:
- Balling
- Reattore di Calcio.
Il primo prevede l’utilizzo di integratori liquidi (ne esistono di molte marche) dosati a seconda del consumo della vasca in modo preciso tramite più pompe dosometriche, in piccole quantità anche più volte al giorno.
Il secondo prevede l’utilizzo di un reattore dedicato riempito con scheletri di corallo morto (sabbia corallina) o materiali equivalenti appositamente formulati. Tramite l’acidificazione dell’acqua all’interno della reattore grazie ad un dosaggio controllato di anidride carbonica (CO2), il materiale contenuto nel reattore viene sciolto e usato quindi per il reintegro degli elementi consumati dal nostro acquario.
In un acquario principalmente allestito di soli coralli molli e pochissimi pesci, potrebbe non essere necessario alcun reintegro se non gestendo in modo regolare i valori con un cambio di acqua settimanale.
L’Alcalinità, è il fegato vero e proprio delle nostre vasche.
I composti alcalini contenuti in acqua agiscono da regolatori di pH. Ciò significa che un adeguato grado di alcalinità assicura che il pH può essere mantenuto praticamente costante se vengono aggiunte piccole quantità di acido o base (cosa che avviene naturalmente in acquario per le attività metaboliche che vi si instaurano).
I coralli con scheletri duri necessitano di bicarbonati e carbonati per formare i loro scheletri. Senza adeguati valori non è possibile la crescita di coralli sani. Eventuali sbalzi potrebbero portare alla necrosi dei tessuti su coralli più delicati e addirittura la morte, bisogna quindi sempre fare molta attenzione a mantenere il valore di alcalinità costante. Vedete questo articolo per approfondire.
Dal momento che i valori di bicarbonati possono essere difficili da determinare, viene quindi misurata l’alcalinità totale. Il valore di alcalinità dell’acqua di mare è solitamente di 125 ppm di CaCO3, equivalente a 7 gradi di durezza carbonatica o KH.
Parlando del rapporto tra calcio, magnesio e alcalinità, quindi quello che viene chiamato il BILANCIAMENTO DELLA TRIADE, ho sempre seguito una tabella di riferimento che penso, un po’ tutti abbiamo già visto.
eccola qui:
L’utilità di questa tabella è che in base ad un determinato valore di alcalinità, il calcio ed il magnesio non dovrebbero mai scendere sotto i valori corrispondenti nella stessa linea. Questo per evitare possibili scompensi nella crescita dei coralli e conseguenti tiraggi.
Il valore del calcio e del magnesio però, sarebbe sempre utile mantenerlo più alto rispetto al valore limite di riferimento, il calcio di 30ppm ed il magnesio di 70ppm. Questo per garantire la possibilità di un intervento correttivo prima di arrivare al generarsi di un problema.
L’alcalinità delle nostre vasche, dovrebbe sempre essere considerata in base alla nostra gestione dell’acquario, i valori ottimali di KH sono tra 7 o 8 per un acquario di barriera.
Una vasca con un sistema di gestione con nutrienti e inquinanti prossimi allo 0 in stile Zeovit, dove vengono integrati tutti gli elementi che servono ai nostri animali, dovrebbe mantenersi con un KH a 7 e una salinità lievemente più bassa del classico 35%, questo per evitare di stimolare ulteriormente i coralli al nutrimento e causare problemi dati da una mancanza di nutrienti.
Una vasca mista invece, di SPS ed LPS con una gestione dove gli animali trovano in vasca ciò di cui nutrirsi, e non vengono integrati alimenti, con valori di nitrati 0,5-1 ppm e fosfati tra 0,01 e 0,03 ppm, il valore ottimale del KH da mantenere è 8.
L’alcalinità come già anticipato sopra serve anche come tampone per stabilizzare il Ph, cosa che rende questo valore così fondamentale nelle nostre vasche. Questo è per esempio particolarmente importante nelle vasche con un elevato carico organico (per esempio con tanti pesci), dove per questo motivo vi è una marcata acidificazione dell’acqua dovuta alle attività biologiche.
Per questo motivo un monitoraggio costante del valore di alcalinità del nostro acquario è una delle cose più importanti. Personalmente da malato della stabilità della triade lo misuro ogni 3 giorni e procedo a micro-regolazioni dei dosaggi del Balling, sistema che adotto, questo chiaramente perché nella mia vasca il consumo è decisamente elevato.
Insomma la mia idea è quella di lasciar perdere tanti rimedi miracolosi per cercare di far svoltare le crescite del proprio acquario ma concentrarsi appunto sulla triade come prima cosa e mantenerla perfettamente stabile.
La stabilità dei valori, nell’acquario di barriera riveste un ruolo fondamentale in un acquario che funziona. Il nostro obbiettivo di appassionati, dal mio punto di vista, dovrebbe essere proprio questo.